Ovodonazione: definizione, tecnica e risultati

Cosa si intende per Ovodonazione

L’ovodonazione o eterologa femminile è l’impiego di ovociti provenienti da una donna esterna(donatrice) alla coppia infertile per la quale saranno utilizzati (coppia ricevente).

Tecnica dell’Ovodonazione

Gli esami preliminari ai quali devono sottoporsi le donne candidate ad essere donatrici sono: il gruppo sanguigno, l’elettroforesi delle emoglobine, gli esami genetici, gli esami per le malattie a trasmissione sessuale, un identikit essenziale delle loro caratteristiche fisiche, colloquio psicologico. 

Le donne candidate ad essere donatrici non devono avere più di 35 anni e devono firmare un consenso informato scritto che è irrevocabile.

La moglie/partner/compagna della coppia ricevente deve avere meno di 50 anni, non deve avere importanti malattie, deve avere un utero normale e deve sottoporsi agli esami per le malattie a trasmissione sessuale e per il gruppo sanguigno.

Il marito/partner/compagno della coppia ricevente deve avere gli spermatozoi nel liquido seminale o nei testicoli e deve sottoporsi agli esami genetici ,agli esami per le malattie a trasmissione sessuale e per il gruppo sanguigno.

I gruppi sanguigni dei componenti della coppia ricevente devono essere compatibili con quello della donatrice.

Entrambi i componenti della coppia ricevente devono compilare un identikit essenziale delle loro caratteristiche somatiche e devono firmare un consenso informato scritto che è irrevocabile.

Le donatrici sono sottoposte ad una stimolazione ormonale delle ovaia, al monitoraggio ecografico o ecografico-ormonale e al prelievo ovocitario come riportato nell’articolo dedicato alla fecondazione in vitro con ovociti di donatrici al quale si rimanda.

Gli ovociti maturi della donatrice possono essere inseminati in vitro nel giorno del prelievo ovocitario oppure possono essere congelati ed inseminati in vitro successivamente.

L’inseminazione in vitro degli ovociti con gli spermatozoi non congelati o congelati del marito/partner/compagno della coppia ricevente viene sempre eseguita con l’impiego della ICSI come riportato nel paragrafo ad essa dedicato al quale si rimanda.

Gli embrioni ottenuti in vitro possono essere trasferiti 3 giorni dopo (embrioni in 3° giornata) o 5/6 giorni (blastocisti)dopo la inseminazione in vitro degli ovociti nell’utero della moglie/partner/compagna della coppia ricevente oppure possono essere congelati e trasferiti in utero successivamente.

La tecnica del trasferimento in utero degli embrioni è quella riportata nel paragrafo dedicato alla FIVET al quale si rimanda.

Nel ciclo mestruale in cui si traferiscono in utero gli embrioni la moglie/partner/compagna della coppia ricevente deve fare una terapia ormonale per rendere il suo utero idoneo all’impianto embrionario.

Ovodonazione: quando è indicata

Le principali indicazioni sono rappresentate dalle coppie infertili nelle quali:

  • la donna non ha ovociti nelle sue ovaia a causa di anomalie genetiche o di malattie o di pregressi interventi chirurgici;
  • la donna è in menopausa precoce (menopausa prima di 40 anni);
  • le ovaia della donna rispondono poco o niente alla stimolazione ormonale e, quindi, non producono affatto ovociti o ne producono pochi e di scadente qualità;
  • l’età della donna è uguale o superiore a 43 anni.

Normativa sull’Ovodonazione

In Italia l’ovodonazione è permessa in quanto legale soltanto nelle coppie eterosessuali maggiorenni, sposate o conviventi.

In Italia l’ovodonazione è proibita in quanto illegale nelle donne single, negli uomini single, nelle coppie omosessuali femminili e nelle coppie omosessuali maschili. 

Il consenso informato scritto dato dalle donatrici e da entrambi i componenti della coppia ricevente è irrevocabile.

In Italia vige la regola dell’anonimato bidirezionale tra le donatrici e le coppie riceventi, vale a dire che, esclusi casi molto eccezionali, le donatrici non potranno mai conoscere i nominativi delle coppie nelle quali sono stati impiegati i loro ovociti e le coppie riceventi non potranno mai conoscere i nominativi delle donatrici dalle quali sono provenuti gli ovociti da loro impiegati.

Risultati dell’Ovodonazione

I Centri di PMA e Registri Nazionali di PMA di tutto il mondo concordano nel riportare buoni/ottimi risultati con la ovodonazione, vale a dire il 40% o più di parti per ogni ciclo di ovodonazione.

Considerazioni

Per una coppia infertile la scelta di doversi sottoporre alla ovodonazione è una delle più difficili, se non la più difficile, di fronte alla quale può trovarsi nel percorso diagnostico e terapeutico della sua infertilità.

Infatti, l’essere madri e padri significa sia trasmettere ai figli i propri patrimoni genetici sia prendersi cura della crescita, della salute, della educazione, della istruzione e di tutti gli altri bisogni dei figli.

Invece, le coppie candidate alla ovodonazione devono accettare di avere dei figli che hanno il patrimonio genetico del mariti/partner/compagni delle coppie e quello di estranee, anonime e fantasmatiche donne quali sono le donatrici.

Una parte rilevante di coppie infertili non accetta, in modo implicito o esplicito, l’idea di avere figli il cui patrimonio genetico non provenga interamente da loro.

Alle suddette coppie non bisogna proporre l’ovodonazione ma la rinuncia ad avere figli o l’adozione.

Se vuoi maggiori approfondimenti sulla tecnica di ovodonazione, richiedi una consulenza con il Prof. La Sala presso lo studio di Reggio Emilia.

Prof. Giovanni Battista la Sala

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