Le Tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA): Premessa, Definizioni, Indicazioni, Tecniche, Risultati e Considerazioni

Premessa

Sono riportate non tutte le possibili indicazioni all’impiego delle varie tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) ma soltanto quelle più frequenti ed importanti.

Le varie tecniche di PMA sono descritte per sommi capi e non in modo dettagliato. La fertilità naturale femminile e della coppia e i risultati non solo delle tecniche di procreazione medicalmente assistita ma di tutte le terapie della infertilità di coppia (infertilità maschile e infertilità femminile) sono inversamente correlati all’età della donna.

Infatti, in linea generale la fertilità naturale femminile e, quindi, della coppia:

  • è massima, la migliore possibile se l’età della donna non è superiore a 35 anni;
  • diminuisce ma rimane ancora buona se l’età della donna è di 36 o 37 anni;
  • diminuisce ulteriormente e diventa discreta se l’età della donna è di 38 o 39 anni;
  • diminuisce notevolmente e diventa bassa/molto bassa se l’età della donna è di 40 o più anni;

Di converso, i risultati delle tecniche di PMA:

  • sono i migliori possibili nelle coppie composte da donne di età non superiore a 35 anni;
  • diminuiscono ma rimangono buoni nelle coppie composte da donne di età di 36 o 37 anni;
  • diminuiscono ulteriormente e diventano discreti nelle coppie composte da donne di età di 38 o 39 anni;
  • diminuiscono notevolmente e diventano insoddisfacenti/molto insoddisfacenti nelle coppie composte da donne di età di 40 o più anni.

La causa principale della inversa correlazione tra età della donna e fertilità naturale femminile/fertilità naturale della coppia e i risultati delle tecniche di PMA è data dal fatto che con l’avanzare dell’età della donna non solo si riduce progressivamente il numero degli ovociti contenuti nelle ovaia ma peggiora anche la qualità degli ovociti residui ancora presenti nelle ovaia.
In caso di insuccesso del primo impiego delle tecniche di procreazione medicalmente assistita, la coppia può sottoporsi ad ulteriori cicli con l’impiego della stessa o di un’altra tecnica di Procreazione Medicalmente Assistita. Il numero massimo di cicli di impiego delle tecniche di PMA ai quali una coppia potrebbe/dovrebbe sottoporsi non è ufficialmente stabilito.

Il Prof. La Sala ritiene che, al fine di evitare l’accanimento terapeutico, in caso di iniziale insuccesso il numero di cicli di PMA  non debba essere superiore a 3/4 cicli nelle coppie che vorrebbero sottoporsi ad oltranza alle tecniche di PMA e che, al fine di evitare rinunce premature all’impiego delle tecniche di PMA, non debba essere inferiore a 3/4 cicli anche nelle coppie che vorrebbero rinunciare a sottoporsi di nuovo ad esse dopo un iniziale insuccesso del loro impiego.

Le terapie con l’impiego delle tecniche di PMA hanno costi consistenti/elevati sia per le coppie che si sottopongono ad esse presso Centri di PMA privati sia per quelle che si sottopongono ad esse in regime di libera professione presso Centri di PMA pubblici. I suddetti costi consistenti/elevati sono la causa più frequente per la quale molte coppie rinunciano a sottoporsi ad altri cicli di PMA dopo un iniziale insuccesso del loro impiego.

Procreazione medicalmente assistita - Prof. La Sala

Le tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita sono definite:

  • omologhe: quando vengono utilizzati gli ovociti e gli spermatozoi dei componenti della coppia;
  • eterologhe femminili o con ovodonazione: quando vengono utilizzati gli ovociti di una donna esterna alla coppia (donatrice di ovociti o ovodonatrice) e gli spermatozoi del marito/partner/compagno della coppia;
  • eterologhe maschili o con donazione di spermatozoi: quando vengono utilizzati gli ovociti della moglie/partner/compagna della coppia e gli spermatozoi di un uomo esterno alla coppia (donatore);
  • eterologhe con doppia donazione: quando vengono utilizzati sia gli ovociti di donatrice che gli spermatozoi di donatore.

La Legislazione Italiana e la Procreazione Medicalmente Assistita

La legislazione italiana permette l’impiego delle tecniche di PMA soltanto nelle coppie eterosessuali, maggiorenni, sposate o conviventi.
La legislazione italiana proibisce e punisce severamente l’impiego delle tecniche di PMA nelle donne single, negli uomini single, nelle coppie omosessuali femminili e nelle coppie omosessuali maschili.
La legislazione italiana permette l’autoconservazione degli ovociti (preservazione della fertilità femminile; “social freezing”) e l’autoconservazione degli spermatozoi (preservazione della fertilità maschile) indipendentemente dallo stato civile e dalla sessualità delle donne e degli uomini che le richiedono.

In Italia la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) è regolata dalla Legge 40/2004.

La Rivoluzione della Procreazione Medicalmente Assistita

L’introduzione dell’impiego delle tecniche di procreazione medicalmente assistita nella specie umana ha rappresentato una vera “rivoluzione” nel campo della riproduzione umana e ha suscitato, oltre che obiezioni ed opposizioni di varia natura (etiche, religiose, giuridiche, ecc.) anche il timore che esse potessero comportare un aumentato rischio per la salute delle donne che ad esse si sottoponevano e dei bambini che grazie al loro impiego nascevano.
Oggigiorno, alla luce dei risultati clinici ottenuti in quasi 50 anni del loro impiego e dei risultati di numerosissimi studi internazionali e nazionali eseguiti, è possibile e lecito affermare che:

  • le donne che si sono sottoposte alle tecniche di PMA non hanno un rischio superiore di avere un tumore al seno o alle ovaia o all’utero o una menopausa precoce o altri tumori o altre malattie rispetto alle donne che non si sono sottoposte ad esse;
  • le gravidanze ottenute con l’impiego delle tecniche di PMA non hanno un sostanziale rischio superiore di avere complicanze rispetto alle gravidanze insorte naturalmente;
  • i bambini nati dall’impiego delle tecniche di PMA non hanno un sostanziale rischio superiore di avere malformazioni congenite, malattie genetiche e altre malattie rispetto ai bambini nati da gravidanze naturali.

Quindi, oggigiorno è possibile e lecito affermare che le tecniche di PMA sono una terapia collaudata, efficace e sicura della infertilità di coppia.

Il Prof. La Sala è a disposizione delle coppie interessate ad un approfondimento sulle tecniche di procreazione medicalmente assistita nel suo studio di Reggio Emilia, contattaci per prenotare un appuntamento.

Articolo scritto dal Prof. Giovanni Battista la Sala

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